martedì 30 marzo 2010

LE NUVOLE

Giorni così.
Giorni in cui esci fuori e le nuvole corrono sopra la tua testa.
Giorni in cui c'è vento, ma è soltanto una brezza leggera
e i capelli ti si annodano attorno.
Giorni in cui la luce ti ferisce gli occhi.
Giorni in cui sei sicura che il brutto è ormai passato
e che il calendario avrà altri nomi.
Giorni in cui passeggi accanto ad un lago
che si confonde col cielo
e non sai più nemmeno dove stanno le nuvole.
Stanno sopra, stanno sotto,
forse stanno anche dentro di te.
Cosa importa...
Le nuvole corrono sopra la tua testa e tu...
ti sembra d'esser felice.
Quasi felice.
Un po' felice.
E' una felicità tra le migliori,
perché non ha concretezza.
Non ha radici.
Non è la felicità per una promozione
o per un sms che aspettavi.
Non è neppure la felicità del ritorno o della partenza.
E' una felicità senza motivo,
di quelle che non ti spieghi.
Felicità surreale.
Ti sei alzata e hai visto il cielo.
Hai visto le nuvole correre...
E ti sei detta, perché no?
E' una di quelle volte che la natura ti frega
e ti mostra il suo lato meraviglioso.
La sera hai chiuso gli occhi, piano.
Li hai chiusi perché ormai le nuvole ce le avevi dentro.
Tutte le cose intorno a te
non c'entrano nulla con le nuvole.
Un letto, una sedia, un tavolo, un impermeabile chiaro,
una borsetta colorata, un bracciale di perline azzurre...
Nulla può reggere il confronto.
Nulla può renderti felice come una nuvola
ed il cielo che gli sta attorno.
(...e si mettono lì, tra noi e il cielo...)
http://www.youtube.com/watch?v=IbfKwXEOjxE

domenica 21 marzo 2010

INSONNIA

Ti siedi sul confine a contare le tue pietre.
Le cavi dalle tasche e dovresti lasciarle lì, al confine.
Le povere pietre, tu le hai raccolte e nessuno aveva il coraggio. Tu che le hai raccolte, te ne prenderai cura.

Se chiudi gli occhi, oh no...
Il confine chiama e tu hai bisogno di attraversarlo. Ne hai bisogno per dimenticare le tue pietre, anche soltanto il tempo di una notte. Ma no, invece, resisti.
I fantasmi non esistono ma i pensieri invece sì. In branco aggrediscono e atterrano le vittime. S'infilano dentro il cervello, mentre tu stringi ancora forte le tue pietre.
I pensieri della notte si nutrono di sangue e di speranze.
Certe volte, se gli cedi, diventano sogni e sembrano veri. Talmente veri che ti svegli e nulla ti può consolare. Ti calmi soltanto perché scopri di non esserti mossa dal confine. Le tue pietre sono ancora lì, come cani fedeli.

http://www.youtube.com/watch?v=GPKgsd4BzMQ

lunedì 15 marzo 2010

INVISIBILE

Hai creduto che potesse essere solo un disperato pianto. Lancinante come un grido, qualcuno ha detto.
Folle e inconsolabile. Così hai immaginato il dolore.
Con una lama conficcata la carne soffre e muore.
Sapevi questo. Tu ne eri certo.
E invece invisibile è il dolore. E oggi lo impari.
Lo impari oggi perché sei stato distratto.
Perché il dolore ti sfilava dinanzi gli occhi e tu non l'hai saputo vedere.
Perché invisibile e muto, a volte, è il dolore.
Sorride e prega di non essere riconosciuto.
Sorride e muore.
Ma per morire impiega anche tutto il tempo di una vita. Il tempo di una vita invisibile.
Invisibile come il dolore.

http://www.youtube.com/watch?v=Q7sIzWKHGwQ

mercoledì 10 marzo 2010

PARLAMI D'AMORE

Il cielo marzolino le nubi prova a tingere d'azzurro. Tu ti ci specchi e sorridi intanto, pensando al tuo fiore di ringhiera.
Sorridi cogli occhi tuoi belli che brillano. E le mani sul pettine d'avorio ti diventano farfalle, tra trecce di neri capelli.
Intanto sorridi e continui, Mariù.
Sorridi e indugi lo sguardo sull'abito lavanda che attende lì, inanimato.
Lo indossi e alle spalle, chiusa la porta, rinunci. A tutto quel che avevi, rinunci al cielo, alle nuvole, al lucido pettine d'avorio...
Lasci e non pensi.
Sorridi cogli occhi tuoi belli che brillano.
Corri e soltanto quell'abito lavanda ti accompagna dal tuo fiore di ringhiera.
Ma dimmi, ti prego, che illusione non è.

http://www.youtube.com/watch?v=EUw5EsT1CHU

sabato 6 marzo 2010

LISTENING WIND

Il cortile è un rettangolo bianco
sotto il tendone azzurro del cielo.
Io ed il mio corpo, aghi della meridiana
.
Asincrone lancette d'un duplice tempo.
Io ed il mio corpo, vivi.
Prima delle tenebre.
Sotto il tendone azzurro ci rincorriamo.
Siamo clown.
Audace acrobata la palma che si slancia.
Applaude il traffico di clacson intorno.
Le nuvole viaggianti a volerle afferrare
non ci si riesce.
Restano impigliate soltanto il tempo
d'un flebile tic.
Le nuvole viaggianti sono il sogno
che faccio ogni notte.
Prima di dormire.
Le nuvole viaggianti, io e te prima di essere noi.
Impazzisco di luce al mattino e ingoio
la mia voglia di morire.
Impazzisco d'ansia di luce al mattino.
Sono il girasole.
http://www.youtube.com/watch?v=B-0GOn0A_xw

http://www.youtube.com/watch?v=x-NuPjqOgqc

giovedì 4 marzo 2010

VEGGENTE

Seduta in un angolo.
La piazza gremita.
Tra tanti, nemmeno sfocata.
Io vengo da te,
perché sei tu che mi leggi la mano.
Rido sempre,
all'inizio,
perché non ci credo.
O forse rido,

perché quell'indice
sul palmo
mi fa un po' paura.
Pronunci il mio nome.
Null'altro.
Soltanto il mio nome.
L'indice scorre
e il disco gira.
A volte s'incanta.
Io non te l'ho mai detto
il mio nome.
Ma tu, ogni volta, lo sai.
E lo sai pronunciare.

Sei tu che mi hai vista sbagliare,
quel giorno,
e non l'hai detto a nessuno.
Soltanto a me, l'hai detto,
che sbagliavo.
Non ricordo più neppure
dove t'ho incontrata.
Ricordo solo che mi hai preso la mano
e già sapevi il mio nome.

http://www.youtube.com/watch?v=VHKWBxDzyfU

lunedì 1 marzo 2010

ROSSO

Rosso
il vestito
che
la ragazza
cerca
nell'armadio,
ostinatamente spalancato.

Rosso
quel fiore
che lui
fece cogliere
a lei
dallo sportello
aperto
mentre fuori pioveva,
fango.

Rosso
il telo steso
ad asciugare
alla sua finestra,
azzurra.

Rosso
nella testa
del viaggiatore
folle
sul cammino,
per sempre perduto.

Rosso
di sera,
quella sera
che
spera.

Rosso
chi spera,
la sera,
lui forse
l'avrà.

(eppure ci manca sempre qualcosa...)

http://www.youtube.com/watch?v=TsFgcfnrXe8