martedì 9 novembre 2010

IL PANE CALDO DELLA SERA

Time out.

Ripieghi la tovaglia a fiori.
Un gesto che conclude.
Le voci sono spente.
La testa si svuota.
Nulla da dire a quel silenzio,

che è un buon amico
ma da tenere a bada.


La mano fruga nella credenza,
tra la collezione di farine.
Una te l'ha spiegata la tua amica Anne...
Ti piace scegliere e non hai fretta.
Piano la apri. Piano la versi.

La polvere bianca che si fa attorno.
Il rumore del frigo. Il colore del latte.
(Il latte lo assaggi sempre).
I granelli di zucchero e il sapore del sale.
Il cucchiaino s'impasta di burro.
E per ultimo, il lievito. Acido.

Sei sola e ti muovi come un gatto.
Nessuno ti sente.
Magari non esisti.
Sorridi, sorniona.

Forse la felicità è fragrante.

http://www.youtube.com/watch?v=EpfRZUWr0eE

4 commenti:

  1. si, la felicità è anche una fragrante fetta di pane caldo, amorevolmente impastato per i nostri cari....l'impasto che si amalgama sotto i nostri occhi, complici le nostre dita che se ne rivestono, rimangono intrappolate nella sostanza collosa, le ricopriamo di farina, ecco finalmente si stacca, sfreghiamo bene bene i palmi finchè ogni più piccolo frustolo non se ne distacchi, lo inglobiamo alla massa...che sbattiamo con forza per rompere i legami forti, per crearne di nuovi che permettano alla materia di produrre capsule cave, questo è il compito del lievito, accarezziamo la soffice massa, un segno a croce, un telo a proteggerla dalla più piccola corrente d'aria...un luogo caldo dove possa crescere, lo stesso calore e amore che serve per far crescere i buoni sentimenti....
    Gustarlo alla fine con un dolce velo di marmellata, o di miele...
    al chiaro di luna....

    il mio gatto è con me, mi guarda sempre mentre cucino, ormai potrebbe essere più bravo di me!

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  2. jo-jo, anche tu fai il segno a croce?!
    il gattino cuoco... ;-))
    denni... la felicità fa ingrassare

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