domenica 4 ottobre 2009

TUFFI


Siamo noi, il trampolino e un quadrato turchese sotto, perpendicolare allo sguardo. Il quadrato turchese è il paradiso. E per una volta, in questa metafora qui, il paradiso sta sotto. Sotto i piedi del tuffatore. Sopra la sua testa quando troverà il coraggio di capovolgersi.
Il tuffo viene bene da bambini. Perché, quando sei bambino, non ci pensi al quadrato turchese. Pensi solo al tuffo. Ti tuffi solo per il tuffo e per uno scintillio che hai intravisto sul pelo dell’acqua. I bambini sono gazze ladre.
L’amore è una cosa strana e non sempre viene bene. Soprattutto non viene sempre uguale. Ci disorienta, ci delude e ci inganna. E siamo tutti ingenui. Un po’ scemi e un po’ bambini, anche un po’ animali, attori delle nostre giornate deficienti.
E la clessidra si svuota. Qualche granello si incastra nella strozzatura e rallenta gli altri. Ognuno questo giochetto lo impara presto. Impariamo a incastrare i granelli. Per un po’, periodicamente funziona.
Della felicità possiamo anche fare a meno. Saremo capaci di essere felici anche senza felicità. La felicità è roba per chi si tuffa solo per il tuffo.

1 commento:

  1. Molto bello questo. Perché è senza speranza. (Non sono commosso, è che ho un granello nell'occhio)

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