venerdì 9 aprile 2010

QUANDO TACE IL RUMORE DELLA FOLLA

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
(Alda Merini)

http://www.youtube.com/watch?v=RSCeChnPImo


11 commenti:

  1. Quanto è vero!
    Com'è vero...ASSOLUTAMENTE!
    il tempo non urge su di loro,
    quando tace il rumore della folla
    e termina il linciaggio delle ore

    vale anche per le mamme?
    Anche noi a nostro modo siamo delle poetesse Melania?
    Tu si...sicuramente :)
    :)

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  2. Anche a me ha fatto pensare alle ore "rubate" dalle mamme alle faticose e frenetiche giornate... Siamo poetesse delle ore rubate. ;-DD
    Hai visto com'era bella questa donna?

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  3. Ho comprato qualche giorno fa L'altra Verità diario di una diversa di Alda Merini.
    Lo sto leggendo adesso, si legge in due ore.
    Se non l'hai ancora letto te lo consiglio, ci sono i ricordi della sua vita da internata al Paolo Pini.
    Un libro così non lascia indifferenti...

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  4. Credo che sia uno dei primi libri che ho letto di lei... I ricordi del Pini sono terribili e incredibilmente colmi di vita.

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  5. Alda Merini...
    tanti tanti anni fa la conobbi, era la metà dei '70, anni roventi a Milano, frequentavo alcuni dell'intellighenzia meneghina, e capitò che una sera ci trovammo anche lei a casa di quel tale, donna straordinaria, colta, sognatrice, milanese sino al midollo, teneva anche una rubrica in una radio locale, tutta in milanese, ci regalò dei ciclostili con alcuni suoi versi....
    Poi negli anni tra il '90 e sino alla sua morte non era difficile incontrarla sui Navigli, sembrava una vecchia pazza, invece era lucida e vispa, viveva quasi nell'indigenza, con tanti gatti in una casa di ringhiera, mantenuta (si fa per dire) dal gentile 'omaggio' del Comune di Milano grazie alla legge Bacchelli.
    Sono andata a renderle omaggio nella camera ardente, lo scorso novembre.....tutti i milanesi glielo dovevano...dobbiamo essere orgogliosi di annoverarla tra i grandi della città. ♥
    Acquisterò L'altra verità, mi avete incuriosito.....

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  6. Sei stata molto fortunata ad averla conosciuta Jo.
    Forse sembrava davvero una vecchia pazza ma quanto buon senso aveva...

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  7. Ehhh, Denni!
    pazza lo sembrava veramente, del resto i bipolari lo sono a corrente alternata! ma lei era stupendamente vera, quando era lei!

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  8. Jo, davvero l'hai conosciuta? Meraviglia!!
    I pazzi sono i figli prediletti di Dio.
    Penso anch'io che Alda incarnasse in pieno la sua città... La città "povera", lo dice anche nell'intervista...

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  9. certo Mel, esistevano due Milano, quella degli eletti, ricchi, colti, capitani d'industria e quella che ha sempre vissuto, prosperato o arrancato lungo i navigli, appena fuori le mura.....fatta di un popolino che ha sempre saputo arrangiarsi...industrioso e operoso come tante formiche....rimangono sempre meno testimonianze delle antiche case, purtroppo!!

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  10. se aveva qualcosa di pazzo era la sua autentica intelliggenza e sensibilità :) una grande poetessa..una grande donna

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