domenica 1 novembre 2009

CONTINUARE A DORMIRE


Non potremmo continuare a dormire?
Non potremmo continuare a starcene rincantucciati?
Non potremmo starcene in silenzio coi nostri pensieri?
Non abbiamo lacrime da versare, noi.
Né parole da pronunciare, né occhi da spalancare,
né mani per stringere, né bocca per urlare.
Abbiamo solo uno strano mutilo corpo
con un uno strano cuore dentro.
Un cuore d’animale: un cuore di cane o di gatto o d’uccello.
Un cuore anestetizzato, che pulsa lentamente, discretamente.
... Soltanto a tratti si sente più forte,
si sente quasi vivere, quasi lottare, quasi desiderare...
... Piccoli, piccoli, piccoli battiti...
attutiti dallo spesso cappotto,
dalla coltre candida...
Potremmo aspettare che il sole
lasci cadere i raggi
per dormire di nuovo,
senza essere svegliati stavolta.

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