mercoledì 16 dicembre 2009

CANZONE

Le nuvole sono legate alla terra ed al vento. / Fin che ci saran nuvole sopra Torino sarà bella la vita. / Sollevo la testa e un gran gioco si svolge lassù sotto il sole. /Masse bianche durissime e il vento vi circola tutto azzurro /- talvolta le disfa e ne fa grandi veli impregnati di luce. /Sopra i tetti, a migliaia le nuvole bianche copron tutto, / la folla, le pietre e il frastuono.
Molte volte levandomi ho visto le nuvole trasparire / nell'acqua limpida di un catino. / Anche gli alberi uniscono il cielo alla terra. /Le città sterminate somiglian foreste / dove il cielo compare su su, tra le vie. /Come gli alberi vivi sul Po, nei torrenti / così vivono i mucchi di case nel sole.
Anche gli alberi soffrono e muoiono / sotto le nubi l'uomo sanguina e muore, / - ma canta la gioia tra la terra ed il cielo, / la gran meraviglia di città e di foreste.
Avrò tempo domani a rinchiudermi / e stringere i denti. / Ora tutta la vita son le nubi / e le piante e le vie, / perdute nel cielo.
(Cesare Pavese)

9 commenti:

  1. hai mai visto Torino in una limpida e gelatissima mattina invernale?
    (ti aggiungo subito ai miei friends sul blog così non perdo gli aggiornamenti ;))!

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  2. Anne!! Benvenuta! Torino, no.. Attendo suggestioni dalle tue parole... ;-D Sono proprio contenta che tu mi abbia scovata. :-))

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  3. Mel, perché quell'opera di Cezanne per illustrare la poesia di Pavese ? E' la Provenza mentre a Torino la natura è molto diversa. E' per "gli alberi uniscono il cielo alla terra" che la hai scelta? Perché è vero che il pino ci da l'effetto

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  4. Sì, Cik. Proprio per quello. Cercavo un albero che unisse la terra ed il cielo... Quest'albero ha anche i rami che "sanguinano" e "soffrono", vedi come sono contorti?
    Che meraviglia la Provenza!!
    Credo di preferirla a Torino... ;-)

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  5. Mi piace Torino ma non la scambierei per niente con la Provenza ;) La conosci Mel?
    Sai, il pino di Cezanne è proprio quello che ho davvanti alla mia cucina (per dire il vero, aveva quella forma fino al 7 gennaio 2009) e che ha sofferto tanto dall'episodio neve dell'anno scorso (era troppo pesante sui suoi rami e ha sanguinato e sofferto tanto come nella poesia)

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  6. beh le suggestioni dipendono anche da chi guidava al mio fianco in quel momento ;D!
    fino a non molto tempo fa preferivo non ricordare. tra un po' può darsi ci scriva persino un post....

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  7. La Provenza la conosco... di passaggio. Mi piacerebbe andarci in vacanza. E poi ho spulciato parecchie foto. Mi sono incantata.
    Anche io ho un pino di fronte. E' raro, qui a Roma, affacciarsi e vedere un pino. Ma quando abbiamo scelto questa casa io mi sono affacciata per decidere... ;-D
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    Anne, a volte si riesce a scrivere soltanto dopo un po' di tempo. Ma che non sia troppo, perché allora i rigagnoli non li afferri più. ;-)

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  8. Di passaggio per andare in Spagna, se non sbaglio, un classico italiano ;)
    Flic floc per il pino allora!!!
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    Sai Mel per pigrizia non avevo guardato il dizionario per cercare la parola "rigagnolo". E anche, lo confesso, perché pensavo, presuntuosetta che sono, di averla capita ;) Invece che tonta sono eheheh, pensavo fosse derivato di "riga" e che aveva qualcosa a che vedere con la scrittura. Ora ho guardato.
    "Les petits ruisseaux font les grandes rivières" (molti rigagnoli fanno un fiume)
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    Io adoro questo vostro gruppo torinese, e mi hai fatto ricordare questa sua canzone che ascoltavo molto quasi una decina di anni fa (mi ha fatto tanto effetto sentirla di nuovo)

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  9. Rigagnoli, perché sono acqua che sfugge allo straccio che asciuga. Acqua che s'infiltra e scappa via, senza quasi esser vista. Tracce di pensieri durati poco più d'un attimo. Si leggono in fretta che poi evaporano...
    La canzone non la conoscevo. Bella!

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