martedì 26 gennaio 2010

COME UNA RANA D'INVERNO

Ora sono seduta sulla sponda di un canale silenzioso,
le gambe penzolanti dal muro di pietra,
e mi chiedo
se il mio cuore non diventerà così sfinito e consunto
da non poter più volare liberamente
come un uccello.
(Etty Hillesum)

5 commenti:

  1. Oggi è il giorno della memoria....
    ho molti amici e qualche ''parente acquisito'' che sono stati toccati da lla più grande delle vergogne dell'umanità.
    Polansky sarà pure una persona dalla morale discutibile, ma quando un uomo riesce a realizzare simili capolavori vuol dire che non tutto quel che c'è in lui è marcio...proprio come non tutti i tedeschi furono colpevoli.
    La figura di Wladyslaw è così realistica, viene voglia di considerarlo colpevole della sua immobilità, ma se si riesce a pensare come si possano essere sentiti questi poveri 'innocenti' dopo le prime deportazioni allora la visuale cambia. All'incredulità seguì lo sconforto, lo smarrimento, poi la consapevolezza che non c'era neanche una piccolissima briciola di ragione capace di far inceppare quel meccanismo disumano. Le teorie naziste erano così brutali e cieche da essere senza soluzione, quindi si capisce il disorientamento e il lasciarsi vivere, nonostante tutto.
    Ho amato questo film, totalmente privo di censure, così brutale e commovente.
    Non sopporto l'insofferenza manifestata da molti per questa giornata....
    E' necessario 'ricordare' non solo per tutte le persone sacrificate...l'importante è ricordare per quelle che sono ancora vive e per i loro discendenti. E' poca cosa...ma è un atto dovuto al genere umano.

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  2. Ho amato questo film anche io Jo, mi ha colpita tantissimo [senza voler polemizzare, non ci deve impedire lo stesso di non apprezzare quello che ha fatto in passato il regista alla ragazza tredicenne, anche se ha sofferto molto nella sua infanzia appunto per colpa della guerra; l'importante è che se ne pente ora].
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    4 anni fa in Francia un certo Ilan (24 anni) è morto ucciso da un gruppo di ragazzi che lo hanno sequestrato, umiliato, torturato durante quasi un mese in una cantina. Solo perché era ebreo. Penso spesso a sua mamma e sono molto triste per lei.
    Il passato orribile purtroppo non puo' insegnare niente ai pazzi e ai perversi.
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    Non ho mai letto il giornale di Etty Hillesum. Le righe che hai riportate qua Mel sono stupende e commuoventi
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    Ti ho parlato di quella mia zia morta molto giovane un po' prima della fine della guerra. Aiutava delle persone in cui tanti bambini perseguitati a nascondersi e a sfuggire verso delle destinazioni più sicure. Sono molto fiera di lei

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  3. Abbiamo dedicato alla memoria l'intera settimana. Documentari sui campi, testimonianze dei sopravvissuti, letture, poesie e poi film. Ho scelto Il pianista per i ragazzi di terza e Jonah che visse nella balena per quelli di prima.
    Non voglio aggiungere altro a quanto ho scelto di riportare in questo blog. Anche perché ogni volta che vedo un film sull'olocausto piango e mi capita la stessa cosa quando leggo le testimonianze, o quando ne scrivo.
    Mi è successo una volta anche in classe. Leggevo il racconto di Shlomo Venezia e non ce l'ho fatta ad arrivare alla fine. C'è un episodio che lui cita spesso, lui che un paio di anni fa ha scritto il libro Sonderkommando... un libro terribile.
    Ebreo di Salonicco, finito nei campi a circa sedici anni, ha lavorato nei forni crematori e alla rimozione dei cadaveri. Ha taciuto molti anni la sua vicenda. Poi, avvicinandosi alla fine della sua vita (è un arzillo ottantenne), ha deciso di raccontare.
    L'episodio riguarda una bambina di due mesi sfuggita all'azione del gas nelle docce e rimasta attaccata al seno della mamma. Trovo che la sua storia sia una delle più agghiaccianti.
    E' importante parlare della shoah ed anche di tutto quello che è capitato in quegli anni. A scuola stiamo facendo un percorso, partendo dal luglio del 1943. E' necessario, perché le giovani generazioni non ne sanno assolutamente nulla.
    Perché nelle case non si parla mai del passato e perché rinvigorisce il negazionismo.
    A febbraio celebreremo anche la giornata del ricordo, dedicato alle foibe. Perché la storia va raccontata con onestà ed equilibrio. Parleremo poi dei gulag.
    Ho letto i vostri commenti con grande partecipazione... Soprattutto il ricordo di cik di sua zia e la bellissima recensione al film di Jo-jo.
    Etty è una figura straordinaria. A volte contestata per la sua prospettiva di fede. Ma anche chi non crede, secondo me, può immergersi nelle pagine che ha scritto e trovarci un grembo di grande umanità.

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  4. Non ho la forza di commemorare, perchè mi ferisce troppo profondamente.
    Ricordare non mi da solo tristezza mi getta letteralmente nella disperazione.
    Evito di leggere libri di gardare immagini e se posso anche solo di parlarne, perchè soffro la sofferenza di milioni di persone una ad una dentro alla pelle.
    Io che sono senza fede e non me ne vanto, non perdono e non potrò farlo mai.
    Scusa Melania se questo mio contributo è così duro.
    Grazie infinite a te e a tutti quelli che hanno la forza di ricordare.

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  5. Denni, leggendo hai ricordato assieme a noi.
    Fa male...
    Nel ricordo continua la vita di molti.
    Il tuo contributo è prezioso.
    :-***

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