mercoledì 3 febbraio 2010

MENTRE IL FIUME SCORRE

L'acqua sembra ferma, poi s'increspa.
Raccoglie l'ombra di un gabbiano.
Scorre sotto canuti indifferenti pilastri.
Scorre, e lo vedi soltanto da quegli arbusti
che scorrono assieme a lei
e se ne vanno chissà dove.
Via, come ricordi dismessi.
E tu ti fermi. Ti affacci e guardi.
Quale pensiero vorresti precipitare giù?
Cerca il coraggio e inizia a sfogliare...

http://www.youtube.com/watch?v=S2N_uvnvGbI

7 commenti:

  1. Ho scelto di vivere lungo l'argine di un fiume, dal ponte che collega le due sponde lecchese e bergamasca mi tuffai 25 anni fa, nel corso di un'estate afosa...
    quando vedo scene di film con gente che pensa di buttarsi con intenti suicidi mi viene da sorridere...non potrei mai annegare, nemmeno se lo volessi, so nuotare e bene, non soffro di vertigini, per cui l'altezza mi fa un baffo...eppure spesso ho fatto precipitare dei pensieri da un ponte immaginario, quando sentivo che le mie spalle non avrebbero potuto reggerne più il peso.
    Non mi occorre affacciarmi dal ponte, mi siedo sulla terrazza e lascio affiorare i brutti ricordi, tutti ne abbiamo, chi più o meno onerosi, poi immagino di metterli in un cestino e di appoggiarlo sulla superficie dell'acqua e lentamente guardarlo scivolare verso valle, certa che al primo sbarramento delle chiuse delle centrali elettriche si distruggerà, e quel che contiene con lui.
    Ma sarebbe troppo bello e facile se ci riuscissimo con tutti...sono più di 8 anni che un pensiero feroce di morte mi ossessiona, aspetto sempre di vedere un certo cadavere che passa sull'acqua, come nel proverbio cinese, lo vedo gonfio per la permanenza prolungata e per l'annegamento, è un pensiero cruento, più volte negli anni ho visto degli annegati su questo fiume...non sono un bello spettacolo, eppure sento che se lo vedessi improvvisamente mi sentirei libera, leggera, liberata da questa ossessione che nulla è riuscito a cancellare in questi anni.
    Più volte ho cercato di convincere me stessa che è solo peggio continuare a pensarlo, che quando aneli fortemente a qualcosa la sua realizzazione si allontana in maniera proporzionale al desiderio di ottenerla, che dovrei proprio prendere un bel cestino e metterci dentro questo pensieraccio, ma non sono ancora pronta, mi faccio del male ma lo tengo ancora un poco con me, è l'unico pensiero cattivo che mi rimane e anche l'ultimo legame con una tra le cose più belle della mia vita. Chissà, magari se avessi trovato il coraggio di alienare questo pensiero, ora sarei più leggera e serena.....

    Mel...ma che scherzi mi fai?? leggi nel pensiero? hai una dote nascosta, fai affiorare le cose.....
    chiedo scusa se ho scritto cose 'brutte'.....
    Mi riscatto con questo....

    R.E.M. shiny happy people

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  2. Devo ammetterlo. Ti ho riletta almeno cinque volte. Sono profondamente colpita. Stupita... invece no.
    Ognuno di noi custodisce i suoi terribili pensieri. Alcuni impronunciabili. Come il nome di quella tua ossessione.
    Ho un cestino pieno di cose che dovrebbero precipitare giù. Non tutte mi appartengono...
    Forse sono più paure che pensieri.
    Vorrei poterne fare a meno. E invece non si staccano dalla mano...

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  3. Mel...scusami ancora, ma i tuoi topic sono catartici, almeno per me, oppure sono io che li interpreto così.
    Le tue paure forse sono più ansie o angosce, e me lo auguro, perchè essendo il prodotto di uno stato mentale possono essere elaborate, mentre la paura è un istinto primario, e non è facile conviverci.
    Ti do appuntamento a dopo san Valentino, oggi me ne vado in montagna, lassù niente pc, solo natura, amici e sci.
    Un abbraccio :-))

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  4. Perché ti scusi? Le mie parole s'innestano sulle vostre... Per quel che riguarda la paura... Hai ragione... Piccole ansie e grandi angosce... Buona vacanza!! Ehi, ti aspetto presto!! ;-***

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  5. Nel registro paure, io ne avrei da buttare nel fiume.
    E' vero Mel che il tuo blog ha quella magia, ci permette di riflettere su di noi, ci fai fare una bella introspezione.
    --
    Sul suggerimento di mia sorella psicologa, quando mio figlio ha tanto paura di un suo incubo, glielo faccio disegnare e chiudiamo il disegno in una scatola che tengo nella mia camera da letto. E funziona, da quando lo facciamo, riesce a sormontare la paura che gli ha fatto fare l'incubo. La scatola ha un po' il potere del tuo fiume

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  6. Giù nel fiume il ricordo di quel giorno all'ospedale.
    Ma se questa notte svegliandomi lo troverò ancora accanto a me, lo butterò nel fiume un'altra volta e un'altra ancora...prima o poi ci dovrà annegare.
    grazie Mel...lascio qui un sospiro che tolgo dal mio petto.

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  7. Incubi in una scatola... Sai Cik che ci voglio provare? Penso che davvero possa funzionare... Qualche volta ci siamo svegliati in piena notte per scacciare via delle bestie feroci... Chissà se riesce anche con gli adulti? ;-DD
    ---
    Cara Denni è un dolore recente... Annegherà, prima o poi. Se quel giorno in ospedale è uguale al mio, credo che non sarà facile. Soltanto la vita ha il potere di cacciare via la morte.
    Ma il fiume farà la sua parte. Ti abbraccio.

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